L'arte di ottenere ragione by Arthur Schopenhauer

L'arte di ottenere ragione by Arthur Schopenhauer

autore:Arthur Schopenhauer
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2013-04-04T22:00:00+00:00


SCHOPENHAUER E LA DIALETTICA

DI FRANCO VOLPI

1 - Quale dialettica?

« Organo » della naturale cattiveria umana, indispensabile strumento per affrontare le discussioni con successo e potere così soddisfare la naturale prepotenza umana, insomma, la volontà di ottenere ragione indipendentemente dal fatto di averla: questo, e niente di più, è per Schopenhauer la dialettica. Di qui la denominazione del suo trattatello, dialectica eristica, ossia una tecnica dell’argomentazione finalizzata all’unico scopo di ottenere la vittoria nel contendere (in greco: έρίζειν), senza badare alla verità. Schopenhauer espose le idee poi confluite in questa sua operetta, mai pubblicata, nelle lezioni tenute in qualità di libero docente all’Università di Berlino, e le riespose più tardi nei Parerga e paralipomena.

Negli stessi anni e nella stessa città, anzi, nella stessa università, dall’alto della sua fama e della sua autorevole cattedra, Hegel sosteneva una idea di dialettica diametralmente opposta. La dialettica era per lui la forma stessa dello spiegarsi e svilupparsi dello spirito, secondo un percorso che attraverso le mille vie del reale si eleva fino all’Assoluto, e precisamente nella forma di quel sapere che si autocomprende come l’esplicarsi della totalità stessa. Ma il successo che gli arrideva fu troncato dalla morte prematura, per colera, che lo colse nel 1831, in seguito a una epidemia scatenatasi nella città. Schopenhauer, dal canto suo, pensò bene di evitare ogni rischio lasciando di gran fretta Berlino per Francoforte. Entrambi, ognuno a suo modo, avevano e hanno ottenuto ragione. L’idea hegeliana di dialettica, sia con la scuola di Hegel e con i vari hegelismi, sia attraverso il suo sviluppo nell’ambito del marxismo, ha goduto di un successo e di una diffusione senza pari, al punto da diventare non solo un sistema filosofico, ma una vera e propria visione del mondo. Ancora oggi, quando in filosofia si parla di dialettica, si pensa alla concezione di Hegel o alle sue filiazioni nel marxismo, quindi alla dialettica intesa come la struttura non solo del pensiero, ma anche della realtà che il pensiero conosce. Una concezione della dialettica, questa, che ha tenuto il campo per quasi due secoli, occupando in filosofia il valore semantico della stessa parola.(torchi)

L’idea schopenhaueriana di dialettica, dal canto suo, non ha particolare bisogno di seguaci né di cattedre o scuole di filosofia per affermarsi; essa riprende in fondo una concezione di dialettica più antica di ogni scuola, e le sue radici risalgono alle origini del pensiero occidentale, al mondo greco; anzi, al di là di questo, essa è radicata nella stessa condizione umana, al punto da essersi sedimentata anche nel linguaggio comune: qui la ritroviamo ancora oggi, visto che anche per noi, nel nostro parlare quotidiano, « dialettica» significa in generale abilità nel discutere, cioè proprio quello che ne dice Schopenhauer. Ma come è accaduto tutto questo? Come hanno potuto Schopenhauer e Hegel – che, tra l’altro, muovevano entrambi dallo stesso pensatore, cioè da Kant — arrivare a dialettiche tanto differenti, e per di più, ognuno con buone ragioni dalla propria parte?



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